domenica 7 agosto 2011

Diario dello Scrivente II (non ve lo devo linkare il primo, no?)

Ho abbandonato. Il non Me è più forte del Me medesimo.
Non ci si può fare nulla. Come ho spiegato nel commento al post precedente il mio problema non è quando scrivo. Nah, mi basta sedermi, aprire Word/Open Office e gettare qualche parola.

Il problema viene dopo.
Viene quando penso a ciò che ho scritto: non mi piace.
Viene quando penso a ciò che potrei scrivere: mi piace un botto.

E cambio, e divago e arrivano le farfalle e boh. Ieri credevo di avere un'idea geniale, l'ho butta giù e dopo mezz'ora mi sono chiesto che caspio avessi scritto - per inciso, l'idea della riscrittura spero di averla messa solo da parte: a quella cosa ci tengo davvero.
Mi sono detto, anche, che forse la scrittura non fa per me. Forse non ho un cazzo di futuro: leggasi, non scriverò nulla che mi piace e che piaccia ad altri.
Se qualcuno legge questo post è pregato di non commiserarmi, il post non è scritto a questo pro.

E beh, tappa dopo tappa cerco di ripetermi che scrivo e devo scrivere per me e me solo. E lo faccio, lo faccio ormai da tanto e no, non mi basta.
Quasi quasi vedo se mi assumono alla telecom, reparto: copiatura nominativi per elenchi telefonici.

Scriverei per gli altri e... ALLONS'Y.

PS: Me ne vado in vacanza per una settimana, senza word office cazzi e ramurrazzi. Una pausa, forse, mi farà bene.

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