mercoledì 29 giugno 2011

Il gioco delle tre carte

Lo fanno tutti, belli e brutti. Ricchi e poveri, tristi e allegri. Prendi di qua, sposti di là: hai visto niente? No, Tu non hai visto niente.

Lo fanno proprio tutti, anche e non ultimi i governi. Si parla di grandi manovre per adesso, le grandi crisi non importano più.
Si parla di tre aliquote, un Irpef più snello e un punticino (che sarà mai) percentuale di Iva in più. Che sarà mai un punticino...

A conti fatti 'sto gran governo ha tolto l'Ici sulla prima casa a tutti mentre prima lo pagava solo chi poteva (perché l'Ici sulla prima casa lo ha tolto l'allora governo Prodi con l'ultima finanziaria, mi pare fosse la 2006. Lo ha tolto a tutti purché non avessero redditi oltre una certa soglia. Ergo: se puoi paghi. Lo stato non è la caritas). L'Ici va ai comuni i quali, con 'sti benedetti soldi, fanno quel che possono (quando vogliono) per mandare avanti la baracca.
Tolto l'Ici gli resta uno strumento: l'addizionale Irpef. Avete capito dove voglio andare a parare, vero? Il gioco delle tre carte.
Tolgo di qua, metto di là... Tu non hai visto niente!

E poi c'è la cosina dell'Iva. Bella quella. L'Irpef la si paga sul reddito se un reddito ce l'hai o, per meglio dire, se c'hai un reddito sufficiente da essere "aggredibile".
Qui casca l'asino. Il punticino di Iva va a beccare i consumi, lo pagano tutti: chi non ha nulla paga.
Bella lì, Tu continui a non vedere niente.

Il punticino in più alza i prezzi. Scendono virtualmente - ma non tanto - il potere d'acquisto, scende la domanda, si abbassano i consumi. E sarebbe questo l'aiuto all'economia?

Bella lì, tanto non vediamo niente.


Non è un post da studente di economia. Servirebbe rigore in quel caso, io non ce l'ho. Io sono solo schifato da un paese che non cresce e, di questo passo, non crescerà mai. Un po' come le visite a questo blog.

Allons'y.

sabato 25 giugno 2011

Un luogo chiamato casa


Ho tanti ricordi da associare alla parola casa, pareti, tetti, luoghi e colori diversi. Odori, suoni. Io ne ho cambiate parecchie. Se c'è una cosa che unica, una che è Casa, è quella che vedo quando chiudo gli occhi ed è un tesoro immenso.
La prima cosa che comprerei se fossi ricco.

mercoledì 22 giugno 2011

Rieccoci qua

Ho lasciato tutto com'è nonostante sia cambiata qualcosina qua e là. E' cambiato questo posto, per esempio. 
Questo è ufficialmente un post di prova, ho scelto di caricare il vecchio template - quello al quale ho lavorato un po' - e di conseguenza dovrò sistemare qualcosa.

Perché non mollo? Non mollo per non prenderci l'abitudine. Se ti fermi alla prima fitta al fianco è finita. 
Capita così in tutto, nelle cose importanti della vita di tutti i giorni come nella stupidità di un blog nel quale vorrei ancora dire qualcosa.

Che farò adesso? E' il mio quarto tentativo bloggereccio, cinque se consideriamo il vecchio livespace. Ma quello era tutto un altro me, avevo tredici anni ed ero troppo scemo. Ora ne ho ventidue e sono scemo al punto giusto.

Ora, prima di dettare con questo post le linee guida che spero - ma non credo - di seguire scrivo un piccolo promemoria a me medesimo, il più puro dei perché io abbia scelto di ricominciare proprio oggi. Non voglio ricascarci, non di nuovo. Capito Mirko?

Così ho pure scritto il mio nome, bello vero? Non mi citerò mai più, un post più unico che raro.
Per spiegare un po' 'sta cosa diciamo che ho rivisto qualche spettro, proprio oggi, che non deve più esistere. No per colpa di questa società di merda, almeno.

Linee guida (i vorrei che farei se lo vorrei*):

- Vorrei scrivere un paio di recensioni. Non che ne sia capace, affatto. Proprio per questo voglio farlo. Non penso di toccare l'argomento serie televisive, i precedenti sono sconfortanti. Proverò con i libri: avevo preannunciato - in un'altra vita - di voler recensire un libro finito di recente, 'Il signore delle mosche', e voglio partire da quello.

- Vorrei parlare un altro po' della mia passione più viscerale: scrivere lo adoro e ho smesso di nasconderlo. Io voglio scrivere, io devo scrivere. E scrivo.

 - Voglio commentare il mondo. Che lo vivo a fare, altrimenti?

 - Voglio organizzare qualcosa. Che cosa? L'idea c'è da un po' ma da solo non posso. Se qualcuno volesse iscriversi a scatola chiusa si accomodi pure.

- Voglio trovarmi bene.

Basta così. 

 Buongiorno, buonasera e buonanotte.



* licenza grammaticale dovuta a uno slancio poetico. Ai congiuntivi ci arrivo ancora.