sabato 13 agosto 2011

Il blog chiude.

Il profilo chiude.

Io chiudo (con blogger almeno).

Non mi trovo bene, non ci ho neppure pensato tanto. Magari è un arrivederci, chissà.

Adieu.

domenica 7 agosto 2011

Diario dello Scrivente II (non ve lo devo linkare il primo, no?)

Ho abbandonato. Il non Me è più forte del Me medesimo.
Non ci si può fare nulla. Come ho spiegato nel commento al post precedente il mio problema non è quando scrivo. Nah, mi basta sedermi, aprire Word/Open Office e gettare qualche parola.

Il problema viene dopo.
Viene quando penso a ciò che ho scritto: non mi piace.
Viene quando penso a ciò che potrei scrivere: mi piace un botto.

E cambio, e divago e arrivano le farfalle e boh. Ieri credevo di avere un'idea geniale, l'ho butta giù e dopo mezz'ora mi sono chiesto che caspio avessi scritto - per inciso, l'idea della riscrittura spero di averla messa solo da parte: a quella cosa ci tengo davvero.
Mi sono detto, anche, che forse la scrittura non fa per me. Forse non ho un cazzo di futuro: leggasi, non scriverò nulla che mi piace e che piaccia ad altri.
Se qualcuno legge questo post è pregato di non commiserarmi, il post non è scritto a questo pro.

E beh, tappa dopo tappa cerco di ripetermi che scrivo e devo scrivere per me e me solo. E lo faccio, lo faccio ormai da tanto e no, non mi basta.
Quasi quasi vedo se mi assumono alla telecom, reparto: copiatura nominativi per elenchi telefonici.

Scriverei per gli altri e... ALLONS'Y.

PS: Me ne vado in vacanza per una settimana, senza word office cazzi e ramurrazzi. Una pausa, forse, mi farà bene.

giovedì 4 agosto 2011

Diario dello scrivente (scrivere scrittore, no, non riesco a scriverlo)

Dopo aver infilato in un titolo solo quattro volte il verbo scrivere potrei anche smetterla qui. Siccome almeno 'sta benedetta volta la ripetizione è voluta camminiamo un po' lungo 'sto viale e non fermiamoci in quisquiglie.

Scrivere è qualcosa a cui voglio dedicarmi per sempre, anche volendo dopotutto non saprei liberarmi dal vizio. Scrivere, quindi, è un'attività che mi impegnerà (come miha già impegnato) a lungo e spero di farlo divertendomi, migliorandomi e, perché no, riuscendo a convolgere qualcuno.
La mia più grossa pecca purtroppo è la costanza, mi lascio un po' troppo libero e così finisco per... toh, una farfalla.



Sì, sono un idiota. Tenere un diario, quindi, può essere utile. Le cose che mi verranno in mente le sbatterò qui, su questo dannato blog che chiudo e riapro da un annetto riempiendolo senza seguire una logica precisa o un filo che sia... toh, un'altra farfalla.


Sì è capito, insomma.
Comincio oggi, comincio da quello che ho scelto di portare avanti appena un mese fa - la data esatta è il 27-06-11 ! - e non è un progetto quanto un ri-progetto. E' il mio primo romanzo completo, la prima storia iniziata e finita quella che ho ripreso in mano e che sto riscrivendo, a maniche alzate (siamo in estate, non porto maniche n.d.). E' la prima la storia che sto cercando di migliorare con nuovi personaggi, nuove situazioni e personaggi più vivi.
Ogni tanto, però, mi sento incapace e mi spengo...

Ieri sono stato lì per riniziare con una nuova idea, mollando la vecchia e... le farfalle hanno proprio dei bei colori.
Finora ho resistito. Per quanto ce la farò?


Allons'y *

* So che non fotte una sega a nessuno ma "Allons'y" è una frase, un saluto, ripreso interamente da Doctor Who - quella che dovreste vedere, cazzo, si che dovreste!

mercoledì 3 agosto 2011

Una canzone o una poesia

deve abbracciare tutto lo scibile umano. Che tristezza chi parla sempre e solo delle stesse cose, con le stesse parole e le stesse rime.
Il mondo è già monotono di suo...

Loro lo avevano capito:


Bisogna sempre e per forza parlare d'amore... nah.

Allons'y

domenica 31 luglio 2011

Slancio patet... ehm, poetico.

Piove sulle mie orme,
su ciò che lascio cade l’impronta del cielo
e cade e scende col proprio fragore
che innaturale rende ogni mio gesto
volto a evitare la fuga.
Piove, una scia di colore
Scivola dolce sul grigiore del mattino
E viene a curare le ansie di un mondo
Che voglio distante da me.
Piove, i tuoi occhi riflettono
L’immenso che precipita
E un lampo di luce mi ricorda
Che la mia fuga non è vana.

Non voglio odiarlo.

venerdì 29 luglio 2011

Le cose che vedo/sento per strada...

NB: C'è un motivo se il blog si chiama lungo la strada. O almeno, da oggi ce n'è uno (postumo).

Lungo la strada, qualche giorno fa:
Io: cammino lungo il marciapiede. Ho le cuffie, ascolto Boh!?Non ricordo.
Loro: camminano in direzione opposta, tre ragazzine che parlottano a voce alta come ormai è moda.

Un attimo di pausa dalla musica e sento una delle tre che dice:
- Se non sarei stata bocciata a quest'ora ero in terza!

Non potevo non farle i complimenti.